giovedì 19 gennaio 2012

Vecchi tempi... il mattoncino

Un post che parla di Vecchi Tempi...

Nuovo appuntamento coi Vecchi Tempi... sono contenta che ci siano persone che stanno provando a ricordare, a pensare alle vecchie cose dando anche uno sguardo al nuovo e a quello che verrà, dando ai vecchi oggetti un'occasione nuova per insegnarci qualcosa o per farci meditare su cosa abbiamo imparato da loro nella vita!
Magari questa specie di meditazione può servire anche a qualcun altro come 'simil-terapia', come sta servendo a me. Per condividere le cose buone della vita. I lati da cui non ci saremmo mai aspettati niente ma che nel loro piccolo ci hanno dato qualcosa. 

Qualcosa di importante! 
Come ha fatto con me questo semplice mattoncino, che tutti quanti conosciamo...


Quanto è stato importante, per me, questo mattoncino!
Quanto ha significato nella mia vita, visto fin dove mi ha portata oggi!
Perché è grazie a lui, alle sue infinite possibilità di combinazione, alle trasognanti costruzioni che mi ha permesso di fare nella mia infanzia, ai sogni proibiti e ai voli pindarici in cui mi ha accompagnata anche da più grandicella, che ho scelto il mio indirizzo, la mia scuola, l'università, il mio personale modo di vedere e guardare il mondo.
Sognavo castelli in aria, con basi minuscole ma con sviluppi enormi su su in alto. Sempre più su, sempre più elaborati, sempre più complicati.
Sognavo architetture pazzesche, in bilico su se stesse. Mi perdevo tra le scale di Escher e studiavo come poterle rendere reali. Ammiravo i grandi architetti e le loro opere più complicate, mi ispiravo a loro per disegnare, progettare, costruire.

Poi, un giorno, mi sono trovata di fronte tre soli pezzi.
E con quei soli tre pezzi ho riscoperto le basi.
La semplicità, la struttura di 'casa' più semplice, quella fatta con poco materiale ma con tanto amore e tanta pazienza e tanta buona volontà.
Ho trovato la vita vera, dopo aver attraversato tante forme di vita 'apparente'. Tante 'scatole', in cui mi sarei rinchiusa forse per lunghi periodi, concentrandomi solo sulle complicazioni e non su 'me'.

Sembra davvero che questo mattoncino mi abbia regalato qualcosa di molto prezioso: la mia vita, quella che volevo ma non sapevo ancora di volere così fortemente.
Tante grazie a lui, allora, a quel vecchio mattoncino da cui non mi so ancora staccare, e col quale ancora una volta mi confronto, sognando grattacieli e costruendo capanne, sì, ma piene zeppe di amore!

9 commenti:

  1. Mamma mia, quanti ricordi! Ho amato tantissimo i mattoncini grandi e poi piccoli!

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  2. Caro vecchio e intramontabile Lego, anche se oggi sono sempre più sofisticati nel proporre progetti ingegneristici che stimolano più gli adulti che i piccini....forse.
    Io adoravo giocarci ma i miei non me li hanno mai comprati, sfogavo la mia fantasia con quelli di mio cugino coetaneo che ne aveva uno scatolone e ricordo che la base di partenza per costruire doveva essere quel pezzo verde più grande che fungeva da prato, erano guai se a mio cugino veniva in mente di usarne più pezzi (essendone il "proprietario" lasciavo a lui la scelta) per me costruire casa senza giardino era impensabile.....allora adesso si spiega perché quando ho potuto realizzare il mio sogno 8 anni fa, ho cercato a tutti i costi di averne uno, piccolo ma sufficiente per appagarmi ora che ci penso avrei dovuto aggiungerci anche un pezzo blu per il mare...ok anche oggi il mio viaggio pindarico è stato fatto ora scendo....alla prossima ;D
    Carmen

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  3. ahah, per me era (ed è) lo stesso: MAI case senza giardino!
    Anzi, ancor di più: la base verde stava (e sta) sempre il più possibile 'fuori' dall'interno, a creare giardino intorno.
    Perché in giardino ci devono stare i mattoncini coi fiori, la cuccia del cane, lo steccato per il cavallo (che sai com'è, tra i personaggi abbiamo anche Bullseye e Jessie...;)) e tanto tanto altro... :)

    L'importante è volare, Carmen, volare alto! ;)

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  4. anch'io sono legatissima ai lego, ci giocavo con mio fratello: navi pirata, castelli medievali, aereoporti e caserme...erano rarissime le case! ;-)

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    1. Eh, la mia professione attuale viene di lì, sai... quindi le case son sempre state la prima cosa a cui ho pensato! ;)

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  5. Hai ragione Pole quanti bei ricordi, che bel post!!!

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  6. Sono legatissima al mitico Lego! L'ho amato con tutte le mie forze anche se il vero lego aveva un difetto... COSTAVA TANTISSIMO!!!! Mio cugino aveva di tutto della lego ...e io avrei voluto con tutte le forze la casetta che aveva lui con tanto di cassettina della posta e numero civico...
    Ma un 'altra cosa mi ha colpito tanto del tuo post... mi hai riportato in mente una cosa meravigliosa! LE SCALE DI ESCHER... LO ADORO!Adoro le sue illusioni...Ai tempi della scuola ho provato un sacco di volte a scopiazzare i suoi "bachi"che salivano quelle scale...ma non riuscivo mai a creare situazioni come le sue! ( Ma è vero che disegnava sotto mescalina??) ;-)

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  7. Sai che non lo so? In effetti, però... può anche essere, eh! ;)

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Grazie per aver lasciato un commento alle mie parole!
In questo modo nell'archivio dei vizi rimarrai anche tu, con le tue parole, col tuo pensiero, con la tua mente... e magari così verrò a trovarti anche io e chissà che non ne nasca una nuova amicizia...!!!
polepole

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